E’ stata una pasquetta all’insegna dell’inciviltà e della sporcizia per le pinete torresi. Ieri, infatti, i cittadini che hanno deciso di trascorrere le ore della tradizionale scampagnata tra gli spazi verdi del Vesuvio hanno lasciato rifiuti, sacchetti e avanzi di cibo sparsi qua e la. E sono stati numerosi quelli che, trascinati dal sole che ha caratterizzato la pasquetta corallina, hanno messo zaino in spalla – con dentro casatielli e cibi vari, bibite, piatti e tovaglioli di carta – e sono saliti sul cratere per poi lasciarlo in uno stato indescrivibile.

Immediata la rivolta sui social network, dove alcuni torresi hanno pubblicato numerose foto a testimonianza di quanto accaduto. Ed insieme alle immagini dello stato dei luoghi, non sono mancate frasi di sdegno e rabbia verso gli incivili che, a fine giornata, hanno abbandonato quelle aree lasciandole come una sorta di discarica a cielo aperto.

“Le foto parlano da se – scrive Matilde V. – La Pasquetta, quest’anno, l’ho trascorsa in terrazza, a casa mia, sperando che nessuno, per rispetto alle ferite subite per colpa degli incendi dell’estate scorsa, trascorresse lì il picnic… Invece – conclude l’utente Facebook – non solo vi siete recati ma, non avete avuto alcuna pietà… “.
Uno dei commenti, questo, che segue in coro quello di altri navigatori web, come anche “Una vergogna – scrive invece Gerardo C. –



Nonostante le campagne di sensibilizzazione… Con chi ce la vogliamo prendere? Con i politici? Con l’Ente Parco? Noooooo. In questo giorno, ogni anno, mi vergogno dei miei compaesani!”.

Insomma, un vero e proprio scempio per quegli spazi già duramente provati e segnati dagli incendi che, nella non lontana estate 2017, hanno messo in pericolo non solo gli spazi verdi vesuviani ma anche le vite degli stessi cittadini che, all’epoca dei fatti, si erano tutti mostrati e detti sconcertati per come erano state trattate quelle zone a nord della città e alle falde del Vesuvio. Anzi, molti torresi si erano perfino detti disponibili a far “rinascere” quelle aree bruciate dai roghi. Ed, invece, l’inciviltà ha regnato indisturbata nelle pinete in uno dei giorni più pacifici e spensierati dell’anno.