La Torre abbandonata

(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – Il patrimonio artistico -culturale di Torre del Greco è messo in serio pericolo dalla cattiva amministrazione dei nostri beni da parte degli enti competenti. In questo ed altri numeri intraprenderemo un viaggio attraverso i “luoghi culturali” più a rischio: la prima tappa è Largo S. Maria di Costantinopoli, ove sorge l’omonima chiesa.
L’edificio, che vanta una storia di grande prestigio, è caduto in disgrazia dopo l’eruzione del Vesuvio del 1794 da cui fu, paradossalmente, risparmiato.
L’impegnativo progetto, promosso dalla Soprintendenza dei Beni Artistici, finalizzato al recupero dell’antico valore di S. Maria, fu un fallimento; la riaprirono nel 2000, dopo lavori di ristrutturazione che portarono alla scomparsa di numerose botteghe del piccolo borgo quando la strada fu chiusa al traffico: l’eccidio economico di un isolato.
Risale ad un anno dal suddetto progetto e dalla riapertura del sito una petizione da parte degli abitanti all’allora sindaco Romeo Del Giudice, in cui essi lamentavano mancanza di controllo in quello che oramai era divenuto un ghetto sporco e pericoloso.
Le condizioni attuali dell’edificio rendono vani i precedenti lavori e la richiesta dei cittadini: il degrado della piazza è evidente sia dall’accumulo di ciarpame davanti la chiesa che dall’intonaco sbriciolato e dai graffiti presenti sulle pareti. Inoltre il divieto di sosta, totalmente ignorato, è posto su un‘affissione di plastica (non a norma di legge). C’è da chiedersi come mai né la Soprintendenza né la Curia provvedano alla salvaguardia e al recupero di tale chiesa, da tempo e tuttora lasciata a sé stessa. Né tantomeno l’Amministrazione comunale segnala questi problemi agli enti competenti.

Sara Borriello



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 21 ottobre 2009