La delibera 830 è ufficialmente carta straccia, la lungodegenza e riabilitazione dietro l’angolo. Anche l’ambulatorio odontoiatrico nel ciclone

La delibera 830 è ufficialmente carta straccia, la lungodegenza e riabilitazione dietro l’angolo. Anche l’ambulatorio odontoiatrico nel ciclone. Sanità, il bluff dei 134 posti letto. Chi crede ancora alle loro chiacchiere? Altro che rilancio, altro che 134 posti letto, per l’ospedale Maresca la strada che conduce verso la fine dell’assistenza sanitaria sul territorio è davvero dietro l’angolo. Se l’è sentito dire a chiare lettere la delegazione tecnica del "Comitato pro Maresca" che, nel corso dell’ultimo incontro con i dirigenti Asl Na3sud a Castellammare di Stabia, ha ingoiato l’amara verità dell’enorme bluff confezionato ad arte da partiti e forze sindacali sul futuro della struttura di Via Montedoro.
Un bluff grande quanta l’attesa di veder applicata la delibera 830 – il provvedimento "salva Maresca" ottenuto due anni fa in seguito alla grossa manifestazione che culminò con l’occupazione dell’autostrada Napoli Salerno, e che sulla carta assegnava ben 134 posti letto al Maresca – e che invece spiana la strada alla ‘lungodegenza e riabilitazione’, il nuovo indirizzo previsto per il nosocomio torrese dal piano di rientro sanitario regionale. La mancata attivazione di un semplice ambulatorio di odontoiatria (nonostante la presenza in sede del dentista e la disponibilità di attrezzature per cure odontoiatriche, ancora rinchiuse in una porta blindata e probabilmente pronte per essere dirottate presso l’ospedale di Boscotrecase) è l’ennesima concreta rap- presentazione di una volontà politica, quella espressa dal duo Regione – Asl, che va in direzione del tutto contraria alle rivendicazioni e alle esigenze espresse dal territorio in tema di sanità pubblica. Uno scenario che lascia immaginare come tutto sia ora- mai compromesso, e nemmeno le ultime rimostranze del‘Comitato pro Maresca’ – pronto a far la voce grossa in direzione sanitaria per fare chiarezza sul caso della mancata attivazione dell’ambulatorio odontoiatrico – sembrano capaci di invertire una tendenza oramai inarrestabile e che porta dritto alla ‘lungodegenza e riabilitazione’. Chissà cos’altro avranno da promettere o quali argomenti in tema di sanità avranno da sbandierare i politici locali per il prossimo valzer di elezioni, quelle politiche del 24 e 25 febbraio.
Nino Aromino

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 30 gennaio 2013