La Torre propone l’operazione trasparenza: si dimostri che tra politici, dirigenti e loro diretti parenti non ci sono evasori od elusori

(a) Torre del Greco – L’aumento indiscriminato della TARSU è un altro esempio di cattiva gestione e scarso interesse che questa amministrazione, guidata dal sindaco Ciro Borriello, nutre nei confronti di un interesse pubblico continuamente mortificato. Aumentare la TARSU, ingiustamente, è risultato un vero e proprio danno all’economia torrese.
Secondo nostre fonti attendibili, i dati forniti e propagandati da Borriello sulla raccolta differenziata non risultano essere veritieri. Il primo cittadino sosteneva, in un comunicato di settembre 2010, che "i livelli della raccolta differenziata si attestano sul 40% in un vastissimo territorio con oltre 90mila abitanti". Ancora, nel 2011, in un altro comunicato che "i livelli di raccolta, sono stimabili intorno al 40%". I nostri dati ci dicono tutt’altro: nel 2010 si è raggiunta una raccolta di rifiuti urbani differenziati di circa il 29%, e agli inizi del 2011 di circa il 33%. Dati che sono ben lontani da quelli dichiarati dall’ Amministrazione Borriello.
Ma facciamo un passo indietro. All’inizio del 2009 viene approvato dal consiglio comunale l’aumento della TARSU, di quasi l’85%, che risulta essere indiscriminato e determinato da un errore di calcolo e di stima dei tecnici comunali. Dopo il rincaro, i cittadini torresi hanno subito oltre al danno anche la beffa. Nel maggio 2009 l’Amministrazione decide di favorire i furbi. Come? Viene convocato d’urgenza il Consiglio Comunale il 29 maggio 2009 con oggetto "Approvazione del Regolamento per la definizione agevolata dei tributi locali”.
Per esser più chiari ed espliciti, si vuole fare uno sconto del 50% per i tributi non versati negli ultimi 5 anni a tutti i “furbetti” che hanno evaso ed eluso la TARSU e l’ICI. Come sarà andata? Hanno davvero controllato tutti i cittadini?
Ma gli sconti non sono per tutti. Alcune categorie, come ristoratori, pescivendoli e fruttivendoli si sono visti aumentare di oltre il 25% l’importo da pagare. Il motivo: ritenute attività, le loro, che creano maggior volume di rifiuti. Quello della ristorazione è un settore fortemente in crisi. Alcuni si troveranno a pagare oltre 20mila euro di TARSU e molti di loro lavorano poco – prevalentemente 6 mesi l’anno – di conseguenza la produzione di rifiuti non è così elevata. La Torre, anche in questo numero, segnala ai propri lettori l’ennesimo episodio di falsa propaganda del sindaco Ciro Borriello. Possiamo definirle “eco-balle". D’altro canto, la quasi totalità del popolo torrese, dei commercianti e dei professionisti sono poco reattivi e, a nostro avviso, "meritano" tutto questo.
Aggiungiamo, inoltre, che per il periodo 2010 c’è stata una diminuzione di circa il 30% della TARSU. Ma ci poniamo dei quesiti: che fine faranno gli elevati introiti che sono finiti nelle tasse comunali grazie al condono ed ai controlli sugli evasori ed elusori? Come saranno impiegati tali surplus di fondi? E concludiamo con una proposta. La Torre chiede che inizi un’operazione "trasparenza": politici, dirigenti e loro diretti parenti mettano a disposizione i loro dati, ci si accerti che non ci sia, tra di loro, alcun evasore ed elusore.
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 9 Febbraio 2011