Banditi armati rapinano un tabaccaio a Torre del Greco. È successo l’altra sera e ancora una volta ad essere messo sopra al banco degli imputati è il sistema di videosorveglianza cittadino. Però a non essere ancora lo stesso è il modus operandi. Infatti, a differenza dei numerosi colpi messi a segno nella periferia torrese nei mesi scorsi, dove i malviventi hanno agito in coppia, uno entrando nel locale da rapinare armato e con il rapina-pistola

volto coperto, l’altro, invece, attendendo fuori in sella al motorino: portando via in pochi minuti l’incasso di giornata, prima di risalire a bordo dello scooter e fare perdere le loro tracce. Questa volta, invece, non si tratta di una rapina in periferia, ma in pieno centro, in via Vittorio Emanuele, a due passi dalla villa comunale, dove ad agire sono stati due malfattori col volto scoperto che sono entrati in azione alle 18,30 in una tabaccheria: uno è rimasto fuori al locale a fare da palo, mentre l’altro è entrato dentro l’esercizio e, facendo intendere di essere armato, si è fatto consegnare l’incasso della giornata, di circa duemila euro. Fatto il colpo, i due delinquenti hanno fatto perdere le loro tracce scappando a piedi. Subito è stato dato l’allarme e sono iniziate immediatamente le indagini per risalire agli autori del colpo da parte degli agenti del commissariato di P. S. guidati dal primo dirigente Paolo Esposito. Il titolare dell’esercizio ha sporto regolare denuncia.

Alla luce di questo nuovo fatto di cronaca, ritornano ad echeggiare con maggiore virulenza le parole del presidente dell’Ascom, Giulio Esposito, che solo qualche mese fa diceva:“Ci siamo scocciati, sono mesi che chiediamo all’amministrazione comunale di attivare totalmente e definitivamente la videosorveglianza in città. Siamo curiosi di sapere quale sono i motivi che impediscono il totale funzionamento della videosorveglianza in città”.
Noi de La Torre abbiamo più volte ricalcato la problematica sostenendo: E’ grave che ancora ad oggi, nonostante le migliaia di euro spese per la videosorveglianza cittadina questa non funzioni ancora. Verbalmente e attraverso “articoli denuncia” abbiamo sollecitato più volte le varie istituzioni, segnalando, al contempo, anche l’enorme spreco di danaro pubblico avvenuto. Un impianto che a pieno regime avrebbe aiutato le forze dell’ordine a sorvegliare meglio il territorio e fungere da deterrente. “Si denota in questa vicenda la debolezza delle associazioni di categoria che non fanno valere i propri diritti, ma ancor più grave è l’indifferenza delle forze dell’ordine e della Procura su questo ed altri argomenti. La videosorveglianza non ha mai funzionato e presumibilmente c’è stato spreco di danaro pubblico: come mai non è stata aperta un’inchiesta?”.