Poca l’attenzione della politica

(i) Torre del Greco – Come ben sappiamo non è per nulla scongiurata la costruzione del depuratore dei veleni. Ricordiamo che la Procura di Torre Annunziata sta ancora indagando sulla vicenda e sulle presumibili irregolarità commesse da alcuni politici e/o dirigenti locali e Regionali. In tema di sicurezza ambientale, però, il depuratore industriale non rappresenta l’unica minaccia locale. Un’altra, infatti, incombe sulla cittadinanza: l’attuale impianto di depurazione delle Officine delle FS di S. Maria la Bruna, utilizzato per il lavaggio delle carrozze, risulta non essere a norma.
Vecchia e ormai mal funzionante, la struttura non riesce a trattare adeguatamente i liquami tossici, scaricando le acque mal depurate a mare, con serie conseguenze per il nostro sistema ecomarino. L’attuale sindaco Borriello e gli altri Sindaci che si sono susseguiti in passato non hanno mai affrontato il problema e, di meno, quello annoso ed ancora attuale dell’amianto. Gli operai delle officine di S. Maria la Bruna, sono stati a stretto contatto con l’amianto, sostanza cancerogena che ha provocato molti decessi e danni irreversibili. Le polveri di amianto sono 1300 volte più sottili di un capello umano. Secondo alcuni studi, Torre del Greco ha il tasso più alto di persone malate di tumore al di sopra della media. Nonostante le continue denunce, l’ASL e i nostri politici al potere non affrontano seriamente il caso, non tutelando così la salute degli operai e dei cittadini. L’amianto è più presente che mai e continua a mietere vittime. I suoi effetti sono devastanti e si possono manifestare anche dopo 15 anni.
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Articolo già pubblicato sul numero cartaceo Anno CIII n° 15 – mercoledì 1 ottobre 2008