“E’ confermato, venerdì 11 luglio ci sarà la sentenza riguardante il processo penale legato alla società armatrice torrese”, queste le parole euforiche dell’avvocato del popolo degli obbligazionisti, Antonello Amato. Infatti, era nell’area, ma non ancora ufficiale la data scelta per mettere un punto al processo che vede interessati 13 mila obbligazionisti che hanno investito nella società corallina oltre 700 milioni di euro.

La data era iniziata subito a circolare quando giovedì scorso la Cassazione – Camerale riunita a sezione Deiulemar-Nave

unite ha bocciato la ricusazione del collegio del processo penale chiesto dai legali dei soci Deiulemar. Ora, Torre del Greco è in fermento. In attesa ci sono circa tredicimila risparmiatori che hanno investito una cifra che va, secondo le stime, oltre i 700 milioni di euro, nella compagnia armatoriale torrese Deiulemar, ai cui soci e dirigenti sono contestati i reati di bancarotta fraudolenta e di abusiva attività di raccolta del risparmio. Si deciderà tutto a Roma presso la quarta sezione penale del Tribunale capitolina nell’aula “Occorsio”, dove è andato in scena nei mesi scorsi il processo contro Maria Luigia Lembo, Giovanna Iuliano, Giuseppe Lembo, Leonardo Lembo, Lucia Boccia, Angelo Della Gatta, Pasquale Della Gatta e Micaela Della Gatta, per espressa richiesta dal giudice Laura Di Girolamo, durante il quale sono stati chiamati a rispondere dei molteplici capi di imputazione loro contestati. Contemporaneamente, però, arriva una brutta notizia per gli ex impiegati negli uffici della Deiulemar di via Marconi. Infatti, la Heron ventures limited, il gruppo maltese diventato proprietario a gennaio della flotta di 12 navi bulk carrier della Deiulemar shipping ha avviato il trasferimento della sede legale dalla storica palazzina di via Guglielmo Marconi a Torre del Greco in via Diocleziano a Napoli.