Torre del Greco da sempre ha rivestito un ruolo di eccellenza nell’arte presepiale

(a) Torre del Greco – Qualcuno la ricorda ancora come la “Città de’ Pastur’”, Torre del Greco da sempre ha rivestito un ruolo di eccellenza nell’arte presepiale. Secondo il Mons. Liguori il cav. M. Cuciniello, donatore dell’omonimo presepe del museo di Sammartino, sarebbe stato originario proprio di queste parti (da “il presepe: note di storia e di arte”, 1927). Nei secoli scorsi, numerose le famiglie e le congreghe dedite alla costruzione del presepe tra cui il canonico M. Carotenuto, A. Vitiello, L. Borriello, G. De Dilectis. Degne di nota la parrocchia di S.M. del Principio per la collezione di pastori e la Chiesa del Purgatorio per i dipinti del Celebrano, celebre artista del ‘700. Oggi la tradizione continua, ma non esiste un Consorzio unico, un’area espositiva, un indirizzo specifico presso l’Istituto d’Arte. Se da un lato l’amministrazione locale si è mostrata “sorda”, dall’altro gli artigiani non hanno mai voluto aderire ad alcun consorzio, né iscriversi alla Camera di Commercio. Unica eccezione nel settore è il “Capan” che a dire il vero ha tra le sue fila il celebre A. Molli, apprezzato maestro originario di Torre del Greco. Tuttavia il settore rimane soffocato da un estremo provincialismo: “è facile la maldicenza, difficile il confronto -sostiene l’Architetto Nello d’Antonio, artista riconosciuto a livello internazionale-. Amo la mia città e le sue tradizioni, ma per garantire delle aggregazioni sinergiche occorre definire gli obiettivi con esattezza ed approccio scientifico”.
Ranesi
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 17 febbraio 2010 pag 3