Il progetto è spostare i conducenti delle autoambulanze dal pronto soccorso al 118

Le risorse umane continuano a mancare all’ospedale Maresca. Il Direttore Generale dell’Asl NA 5, Gennaro D´Auria, ha comunicato ai dipendenti l’intenzione trasferire i compiti istituzionali degli autisti di autoambulanza del Presidio Ospedaliero di via Montedoro al Servizio 118. In opposizione gli autisti hanno risposto con un documento nel quale hanno scritto che "si atterranno solo ed esclusivamente ai propri compiti istituzionali, come hanno sempre fatto, con diligenza e professionalità". E così il presidio ospedaliero si priverà ancora di dipendenti, però in questo caso il personale sarà trasferirto in un conteso a parte, la cui organizzazione non dipende dall’ospedale Maresca ma da un’altra gestione, quella del 118. In questo modo ci sarà un ulteriore taglio del personale, creando ancora problemi e soprattutto disagi ai pochi dipendenti rimasti, che da soli non possono materialmente eseguire al meglio i loro compiti anche perchè costretti a fare tante ore di straordinario che non viene retribuito. Una la domanda che si pone: in quale modo il Direttore Generale penserà di sostituire il personale trasferito? La situazione al nosocomio torrese già precipita. Vari i reparti chiusi: Ortopedia, Otorino, sale operatorie, stanze d’elezione e da luglio prossimo sarà chiuso anche quello della Riabilitazione. Il reparto di Medicina Generale, con ventiquattro posti letto, ha a disposizione solo due infermieri. Una grossa struttura quindi che si spegne sempre più, destinata alla chiusura non ancora avvenuta grazie alla presenza di un polo d’eccellenza del reparto di Gastroenterologia guidato dal dottor Livio Cipolletta e per il buon funzionamento della Cardiologia. A pagarne lo scotto peggiore è l’utenza che risulta essere sfiduciata e timorosa, sebbene in ospedale si lavori con il bene più prezioso che un uomo possa avere: la vita. Il taglio del personale è solo un ostacolo alla cura degli utenti che quotidianamente si servono del servizio sanitario locale per la risoluzione delle proprie esigenze.

Mariarosaria Romano
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