L’intervista

(a) Torre del Greco – "Si, Torre del Greco è ancora la capitale del corallo. La passione e la cultura appartiene agli artigiani torresi e non ad altri". Così Mauro Ascione, ex presidente di Assocoral, definisce la nostra città nonostante la crisi e la moltitudine di eventi che hanno visto man mano i torresi essere scippati dello scettro di "città del corallo": "I numeri – osserva Ascione – sono ancora dalla nostra parte. Torre del Greco attraversa un forte periodo di appannamento per quel che riguarda il settore della lavorazione del corallo, ma non mi pare che le altre città stiano raccogliendo successi maggiori”. “È un momento particolare” – continua l’ex numero uno di Assocoral – “anche a causa della rarità della materia prima, ma la nostra città rimane capitale del corallo nel mondo, e tale primato non potrà esserci sottratto da nessuno".
Insomma, il messaggio è chiaro: nonostante gli investimenti e la costruzione di grosse strutture in altre località della Campania, l’artigianato torrese mantiene il passo, mentre i distretti industriali di recente nascita stentano a decollare. "Questa città” – afferma con rammarico Ascione – “necessita della realizzazione di un polo orafo. Corallium avrebbe rilanciato la lavorazione del corallo e tutte le fasi ad esse inerenti. Certo, avremmo attraversato ugualmente questo momento di crisi, ma sicuramente con strutture e fondamenta più solide, qualità che si sarebbero acquisite grazie alla formazione di un’associazione di categoria riconosciuta e legittimata da tutti".
La crisi ha intaccato anche "gioielliditorredelgreco", il marchio nato circa cinque anni fa per presentare in modo adeguato la lavorazione del corallo e dei cammei di Torre del Greco: "Siamo in una fase di standby avendo trovato non poche difficoltà nella ricerca dei giusti equilibri per lanciare sul mercato internazionale il nostro marchio". Insomma, la crisi c’è e si avverte pesantemente, ma la città e il corallo, congiuntamente, continuano a resistere e a trovare nuove sbocchi. Ma per rimanere "la capitale", occorre che il vento cambi e che si dia vita a qualcosa di importante. Un polo del corallo non sarebbe mica male.
Nino Aromino
Articolo già pubblicato sul numero cartaceo Anno CIII n° 16 – mercoledì 14 ottobre 2008