Marittimi-Manifestazione-20140428

Marittimi a rischio disoccupazione hanno sfilato per le strade del centro di Torre del Greco. Tante e persone (circa 400) hanno preso parte alla fiaccolata organizzata dal movimento spontaneo “Marittimi per il futuro”, in difesa del diritto al lavoro per moltissimi operatori del mare. “Torre del Greco deve rifiorire”, questo è il grido d’allarme che centinaia di marittimi del comparto torrese hanno lanciato durante la manifestazione di lunedì. E ancora: “Questa città sta diventando una delle realtà con il maggior tasso di marittimi senza occupazione. C’è bisogno di una svolta immediata”. Hanno gridato a gran voce la propria rabbia per un mestiere che in città è in affanno anche a causa degli ultimi crac e fallimenti.

Erano presenti anche 140 marittimi della fallita Deiulemar alla manifestazione di protesta del 28 aprile organizzata dal movimento spontaneo “Marittimi per il futuro” di Torre del Greco. “Alla manifestazione- spiega il coordinatore del movimento “Marittimi per il futuro”, Vincenzo Accardo – oltre ai dipendenti ex Deiulemar, hanno partecipato anche centinaia di dipendenti di altre prestigiose compagnie di navigazione della penisola, che oggi si ritrovano a fare i conti con l’incubo della disoccupazione”. La manifestazione è partita alle 18 da Palazzo Vallelonga, e tra le cose che sono state gridate dai marittimi c’è anche la richiesta di “abolizione immediata della legge 30/98”, quella sul registro internazionale della navigazione che permette di imbarcare marittimi non italiani e che, secondo i responsabili della manifestazione, è la vera causa “della crisi occupazionale dell’intero settore marittimo”. “Abbiamo deciso di scendere di nuovo in piazza- ha poi spiegato il responsabile del movimento spontaneo Vincenzo Accardo- per tutti i marittimi che non trovano un imbarco. Dalla Tttlines alla Grimaldi Napoli, passando per la Deiulemar, Tirrenia e tante altre. Ma lo facciamo anche per tutelare il futuro dei tanti allievi delle scuole nautiche”. Non solo cori contro la “legge 30/98”, ma, durante la manifestazione, si è chiesto anche il rilancio del comparto sul quale per generazioni si sono rette le economie della città di Torre del Greco, nonché la richiesta della riapertura della cassa marittima della città del corallo, chiusa nel 2012 per ragioni sanitarie.