Il Comitato: Non abbasseremo la guardia""

(a) Torre del Greco – La lotta per salvare l’ospedale Maresca non è andata in vacanza. Nonostante agosto sia alle porte, una quindicina di pullman carichi di manifestanti ha invaso lunedì 25 luglio il quartiere napoletano di Santa Lucia – sede della Regione Campania – per ribadire la contrarietà al piano sanitario che affosserebbe il presidio ospedaliero di via Montedoro. Più di quattrocento persone hanno partecipato alla mobilitazione organizzata dal Comitato pro Maresca in seguito alle promesse fatte e non mantenute dagli esponenti del governo regionale campano. Si sono registrati pochi attimi di tensione in mattinata, quando a piazza Plebiscito una cordata di uomini delle Forze dell’Ordine ha tentato di bloccare la manifestazione. L’ennesima mobilitazione organizzata dal comitato civico dopo il bluff seguito allo storico sciopero generale del 12 luglio, giorno in cui 10mila persone sfilarono per le vie cittadine per poi bloccare per quasi tre ore il tratto autostradale Napoli – Salerno: il sub commissario alla sanità, Mario Morlacco, rassicurò il sindaco Borriello sul futuro dell’ospedale Maresca, garantendo il ripristino immediato del pronto soccorso pediatrico e il mantenimento di circa 130 posti letto a partire dal mese di settembre. Invece, della pediatra, fino al giorno dell’ultima protesta, nemmeno l’ombra, e addirittura pare che anche i cardiologi fossero in odore di trasferimento verso altri ospedali. Promesse disattese – come si ripete da quasi un anno a questa parte – che hanno spinto questa volta il comitato a spostare la protesta alla Regione. Una delegazione torrese – composta dal Sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, dall’ing. Traversa, dall’avvocato Russo e da Raffaele Califano, attivista del Comitato- è stata ricevuta nelle stanze della Regione dopo le ore 17. Gli esponenti del Comitato hanno ottenuto dieci posti letto per il reparto di gastroenterologia, 18 per quello di medicina generale, 14 per il reparto di chirurgia, 2 per il reparto di urologia, 16 posti letto sono andati al Servizio psichiatrico diagnosi e cure (SPDC), 20 posti letto sono stati assegnati alle lungodegenze e 50 al reparto per la riabilitazione. Saranno attivi i servizi relativi alla cardiologia, all’anestesia, alla pediatria e alla radiologia, il laboratorio di analisi e il pronto soccorso. Tali promesse dovrebbero concretizzarsi entro il 5 settembre, scadenza entro la quale la Regione dovrebbe trasmettere il mandato all’Asl Napoli 3 Sud. Intanto, gli attivisti non molleranno la presa; probabilmente continueranno ad occupare i reparti del terzo e quarto piano del nosocomio torrese, nonostante le Forze dell’Ordine abbiamo più volte imposto lo sgombero. In realtà urgenti lavori di riqualificazione e di messa a norma igienico-sanitaria obbligherebbero giovani e mamme a lasciare quello che è stato per mesi il cuore della protesta per salvare il Maresca : “Ma noi – affermano all’unisono gli attivisti – continueremo a vigilare e pretenderemo di conoscere tempi, modi e finalità di questi interventi”.
Nino Aromino
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 27 luglio 2011