Scuola È crisi nel Pdl, il sindaco Borriello a caccia dei numeri utili per governare

(a) Torre del Greco – Il dato certo è che la poltrona di Ciro Borriello comincia seriamente a scricchiolare: la sua maggioranza ha perso più di un pezzo, e l’ex deputato ha già lanciato più di un’esca nel mare dell’opposizione per capire come, e soprattutto con chi, potrà proseguire la propria azione di governo. La rottura. La guerra tutta intestina al Popolo delle Libertà per la leadership e il coordinamento del partito ha sortito la prima scissione. Da un lato i consiglieri Palomba e Granato – sostenuti dal Presidente della Provincia Luigi Cesaro – e dall’altro il primo cittadino – vicino alle posizioni del coordinatore regionale Nicola Cosentino – poco propenso nel cedere ai “cesariani” la guida del Pdl nella città del corallo. Una querelle che coinvolge tra l’altro Vincenzo Izzo, Felice Gaglione e Antonino Lopez, questi ultimi due fedelissimi di Donato Capone, di recente nominato coordinatore del Pdl assieme a Ferdinando Guarino. Una nomina giunta direttamente dal quartier generale di Luigi Cesaro.
E che il primo cittadino pare non aver gradito. Prove di dialogo. Preso atto dello strappo nella maggioranza, Borriello corre subito ai ripari. Un’ancora di salvezza potrebbe giungere dal Movimento per l’Autonomia, con Rosario Rivieccio e Franco Gallo pronti a ritornare tra le file della maggioranza. Forti le voci che darebbero come imminente il ritorno in Giunta di Antonio Renzullo, già “invitato” dal sindaco a prender posto tra gli scranni dell’esecutivo, ma la cui posizione è ancora al centro del dibattito interno. Il dialogo è aperto anche con l’Unione di Centro, ma con i centristi il discorso diventa più problematico: il confronto e il sostegno su alcune progettualità utili al rilancio della città è l’unica apertura che Alfonso Ascione e Vittorio Guarino, almeno ufficialmente, hanno prospettato a Borriello. Le indiscrezioni, invece, vorrebbero i centristi pronti ad essere parte organica della maggioranza, a condizione, ovviamente, che si proceda all’azzeramento della Giunta. E che, nella Giunta stessa, i centristi possano trovare rappresentanza, magari con alcune deleghe di peso. Da valutare anche la posizione di Donadio, eletto nelle file del Pd, ma da tempo vicinissimo alle posizioni dell’assessore regionale dell’Udc, Pasquale Sommese.
Nino Aromino
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea ine dicola il 26 maggio 2010