Video-shock, sversamento di liquami a Punta Gradelle

“Così stanno bruciando il mare, così stanno uccidendo il mare, così stanno umiliando il mare, così stanno piegando il mare” (L. Dalla).
Gira in questi giorni un video scandalo, le riprese effettuate da alcuni volontari del Wwf mostrano uno spaventoso scenario, chiazze marroni e schiumose nel mare di Punta Gradelle, tra Meta e Vico Equense, la telecamera alza di poco l’obbiettivo ed è possibile vedere una cascata di liquido scuro che finisce direttamente nell’acqua. Un attentato all’ambiente ma anche un attentato alla salute di tutti noi, centinaia di cittadini torresi ogni estate passano giornate intere sulle spiagge della Costiera con la speranza di trovare un mare diverso, di una limpidezza ancora intatta. Punta Gradelle è da sempre meta anche di immersioni subacquee, preferita per l’acqua cristallina e l’ottima visibilità.
“Il danno arrecato all’ecosistema è assolutamente enorme ed è vergognoso che, l’attenzione al problema dell’inquinamento del mare, proprio da parte di chi dovrebbe gestire la depurazione delle acque e tutelare la salute pubblica, appare veramente bassa.” Dice uno dei volontari del Wwf.
Fortunatamente grazie alla denuncia degli ambientalisti la cascata di liquami fognari è stata arrestata prima di provocare danni ancora maggiori; denunciata la Gori, la società che gestisce il ciclo delle acque, la quale si giustifica spiegando che il danno “è stato causato da un’ostruzione del canale fognario in galleria, provocata dai lavori commissariali in corso per la costruzione del depuratore di punta Gradelle.”
Ma ormai il danno è fatto e ci si chiede se il mare riuscirà ancora una volta a depurarsi, un danno che poteva essere evitato e che richiama in causa la cattiva gestione da parte di chi dovrebbe compiere semplicemente il proprio lavoro. I torresi sono stati testimoni dell’ondata di degrado che è passata con la sua potenza distruttiva sui litorali vesuviani, svanirà anche il paradiso della Costiera?

Carolina Esposito