Una domenica sera di maggio affollata e con incidente in via Litoranea, all’altezza dell’ex lido Miramare. In una Fiat Uno ci sono una coppia di fidanzatini di Scafati: al volante la ragazza 25enne (I.R. le sue iniziali) che in una manovra maldestra, ha centrato in pieno una moto su cui viaggiava un’altra coppia di giovani. L’urto – hanno raccontato i testimoni – è stato terribile. Si è subito pensato alla tragedia, ma per fortuna di tutti non è stato così. La cosa grave, poi, è che la 25enne, presa dal panico, invece di prestare soccorso è scappata in direzione Torre Annunziata. Però il rimorso deve averla colpita e, poco dopo, ha fatto inversione ed è ritornata sul luogo dell’incidente confondendosi tra la folla di curiosi. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia municipale, coordinati dal comandante Salvatore Visone e sul posto dal tenente Gerardo Visciano, e una pattuglia di carabinieri della locale compagnia, guidata dal capitano Michele De Rosa, che hanno immediatamente allertato il 118.

L’ambulanza che doveva venire da San Giorgio ci ha messo quasi un’ora ad arrivare sul posto e nel frattempo ambulanza-118

le condizioni del 22enne ercolanese investito (S. G. le sue iniziali) sembravano peggiorare. “Non mi sento più le gambe”, avrebbe gridato il ragazzo alla sua fidanza, anche lei leggermente ferita, che nel mentre era scoppiata a piangere. Per fortuna, però, le condizioni del giovane centauro, una volta portato al nosocomio di Boscotrecase non sono risultate preoccupanti: per lui un forte trauma lombosacrale con una prognosi di 15 giorni ma senza obbligo del ricovero. La ragazza che era con lui sulla moto invece ha riportato escoriazioni giudicate guaribili in quattro giorni. Nel mentre gli agenti di polizia municipale avviavano le ricerche del pirata della strada, ricerche agevolate dall’aiuto di diversi testimoni presenti sul posto. E proprio tra i presenti, con gran stupore per tutti, ecco sbucare la 25enne autrice dell’incidente che si è avvicinato agli agenti che, nel frattempo, avevano individuato la sua auto parcheggiata a pochi metri dal luogo dell’incidente, facendosi riconoscere come l’autista della Fiat Uno (ulteriori controlli hanno accertato, poi, che l’auto è intestata alla madre della ragazza). Una confessione in tempo utile per la flagranza di reato segnalata dalla polizia municipale al magistrato di turno. In un primo momento per la ragazza è stata fatta una richiesta di arresto, che però si è tramutata solo in una denuncia per fuga e omissione di soccorso, visto che la ragazza è risultata incensurata.