Prevenire è meglio che curare": detto purtroppo sconosciuto ai nostri politici"

(a) Torre del Greco – Quanto le nostre strade siano conformi alle basilari norme di sicurezza è un dubbio che assale i tanti cittadini torresi che assistono con sempre maggiore frequenza ad incidenti spesso mortali. Non è un caso, infatti, se l’intera città appare disseminata di fiori e fotografie affisse in ricordo delle vittime, basterebbe già questo per stabilire i punti della città ritenuti più a rischio. Ma poiché questi elementi presi singolarmente sono insufficienti, occorre stilare una lista con gli incidenti stradali avvenuti negli ultimi mesi che hanno avuto conseguenze tragiche, segnando la morte di una o più persone. Prima in classifica sicuramente l’ultima gravissima vicenda accaduta in via Curtoli: un devastante episodio che oltre a provocare danni di ingente entità ha causato la morte di Gennaro Matarrese, investito dal Tir senza freni che è precipitato giù per via Curtoli. Inutile soffermarsi sui dettagli della tragedia, già ampiamente ripresi dai media, ma, ciò che fa riflettere è l’attenzione successivamente prestata alla strada ed alle sue condizione precarie da parte del sindaco ed altri amministratori. Ritenuta già "a rischio", la via è stata tempestivamente modificata soltanto dopo la terribile vicenda. Da una via prettamente centrale e strategica quale via Curtoli ci spostiamo, invece, in un altro punto ad alto tasso di pericolo, parliamo di viale Europa, consueto scenario di incidenti paurosi e talvolta mortali. A conferma di quanto appena affermato, lo scorso 12 settembre un impatto tra centauri è costato la vita a Claudio Figliolini di 33 anni. Procedendo con l’amara rassegna di cronaca, un altro episodio sempre rilevato anche dai vari giornali per la sua gravità, è stato l’incidente avvenuto tempo fa in viale Campania, esattamente presso l’incrocio con via Alcide De Gasperi – un’altra zona dove episodi del genere sono quasi all’ordine del giorno -dove un violento impatto tra un’auto ed una moto ha provocato gravi conseguenze al giovane centauro. Si potrebbe continuare ancora a lungo l’elenco delle vittime sulle strade torresi, elenco che sarebbe molto più steso se venissero presi in considerazione anche tutti gli altri incidenti stradali che pur non avendo avuto conseguenze tragiche, hanno comunque fatto temere il peggio. Le conclusioni sono che nonostante le rassicuranti" dichiarazioni dei nostri politici, il detto "prevenire è meglio che curare" ancora non è stato adottato.
Paola Russo
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea La Torre in edicola il 26 novembre 2008