Torre del Greco – E’ stato respinto dal Tar Campania il ricorso presentato da Saba Ecologia srl per ottenere la sospensione dell’interdittiva antimafia emessa a suo danno ai primi di marzo dalla prefettura di Napoli. La prefettura aveva contestato al titolare di Saba Ecologia, Beniamino Sabatino, di essersi rivolto al clan Falanga di Torre del Greco per ottenere protezione contro le richieste estorsive del gruppo emergente dei Di Gioia. Inoltre, la prefettura aveva rilevato i rapporti dell’impresa con una società che sarebbe legata al nipote di Lorenzo Nuvoletta. Nel mirino anche la vicenda del fitto di un deposito di automezzi a Sant’Antimo, riferibile ad esponenti del clan Puca. Un affiliato di questo clan ed un esponente dei Moccia, secondo gli investigatori, sarebbero stati sorpresi alla guida degli automezzi della Saba. Infine, il provvedimento passava in rassegna anche un lungo elenco di fornitori della dita di Sabatino, a loro volta colpiti da interdittive antimafia o ritenuti vicini ai clan.
L’amministrazione comunale di Caserta giovedì 25 marzo ha già rescisso il contratto del valore di circa 60 milioni di euro per cinque anni, che era stato sottoscritto nel 2008.

M.C.Izzo