La distinzione: cittadini di seria A" e di serie "D""

(i) Torre del Greco – Continuano le polemiche sul ponte "privato" sorto a pochi metri dalla vecchia uscita autostradale della nostra città. Ricordiamo che l’enorme e molto ben fatta struttura unisce i due fondi, separati dalla carreggiata autostradale, di proprietà degli armatori Bottiglieri. La questione è andata al vaglio della VII commissione consiliare che, nelle persone di Antonio Donadio e Lorenzo Porzio, ha chiesto ed ottenuto un sopralluogo, tenutosi il 30 maggio scorso. Durante l’ispezione, i due membri della VII commissione hanno manifestato molte perplessità sull’opera, chiedendone in seguito gli atti. Perplessità anche dall’Ass. all’Ambiente: "Sono pienamente contrario a questa struttura – ha detto Giuseppe Speranza. Sarebbe bastato un semplice ponte interpoderale dalle dimensioni notevolmente più ridotte, considerato anche che il ponte "pubblico" che sta nascendo in via Curtoli è un disastro".
Secondo indiscrezioni, nei giorni scorsi c’è stato un incontro informale tra membri della Commissione Trasparenza e l’Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Sorrentino. Ad oggi sembrerebbe che non abbia ancora mostrato tutti i documenti atti alla realizzazione della struttura.
E’ proprio vero: a Torre esistono i cittadini di serie "A" e quelli di serie "D". La stragrande maggioranza degli abitanti sono considerati di serie "D", e lo si può comprendere dalle disparità di trattamento semplicemente osservando i due ponti. Il ponte pubblico, quello di via Curtoli, utile ai cittadini torresi, stenta a nascere ed è pericoloso, quello privato invece è sicuro ed è stato realizzato in meno di dieci giorni. Ma gli ingegneri che hanno progettato i ponti sono gli stessi? Riteniamo che i politici non abbiano compreso una cosa importante: i cittadini di serie "A", che hanno molti privilegi, sono pochi e pertanto portano pochi voti. I cittadini di serie "D", invece, son tanti e molto stanchi, quindi rappresentano l’equivalente di tanti voti. A buon intenditor poche parole!
Antonio Civitillo
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 13 – mercoledì 02 luglio 2008