Il Ministro per l’istruzione non risparmia nessuno: tagli al personale, ore in meno ed altro ancora

(a) Torre del Greco  – Il decreto Gelmini, di cui tanto si discute a livello nazionale negli ultimi giorni e che colpisce l’intero mondo didattico scolastico, continua il suo iter nei palazzi del Potere romano. Nella sua revisione del piano d’istruzione, la Gelmini non risparmia nulla e nessuno. Alcuni punti cardine: riduzione delle ore settimanali e dei corsi pomeridiani per le scuole medie, tagli degli organici anche per istituti superiori ed università, corporazioni delle classi di concorso per tutti i docenti, incremento della percentuale di alunni per classe. Ma a risentirne di più risultano essere le elementari, per il cui piano didattico si prevede il ritorno al vecchio sistema: fa nuovamente ingresso in campo il maestro unico, il “tuttologo” cui spetterà l’insegnamento della maggior parte delle materie curriculari, fatta eccezione per l’inglese, la religione e, per le scuole che la prevedono nel programma, anche l’informatica.
Ma chi ci assicura che il ritorno ad un sistema superato, ormai, da 15 anni sia la mossa giusta? E quali saranno le conseguenze nelle scuole nei confronti dei diversi insegnanti? A riguardo, i docenti brancolano ancora nel buio e si mostrano scettici nei confronti delle modifiche previste dal Ministro dell’Istruzione. “Un singolo maestro a capo di una classe più numerosa avrà sicuramente maggiore difficoltà a garantire una buona qualità all’insegnamento – sostengono alcune maestre della scuola elementare torrese Giovanni Mazza, da noi intervistate ed ascoltate-. Non possiamo sapere con certezza le future conseguenze, ma per adesso gli insegnanti di ruolo sembrano tutelati. A rischiare maggiormente sono i precari”. Non mancano, inoltre, perplessità anche da parte dell’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Torre del Greco, Gianluca Aurilia, il quale dichiara: “Il decreto Gelmini è stato solo un modo per ridurre le spese statali, in quanto non tiene conto delle problematiche e delle difficoltà che variano da scuola a scuola. Si spera che il piano venga quantomeno revisionato”. Continuano, intanto, scioperi e proteste da parte degli studenti universitari che, guidati da ricercatori, sfilano a Napoli in corteo innalzando i loro striscioni: “No al decreto Gelmini!”
Maria Panariello

Articolo già pubblicato sul numero cartaceo de La Torre – Anno CIII n° 17 – mercoledì 29 ottobre 2008