IL CONSUMATORRE

Da decenni i risparmiatori della nostra città affidano buona parte dei loro risparmi alle società di navigazione, percependo tassi d’interessi di gran lunga superiori a quelli offerti da altri tipi di investimento. Tale evidente guadagno ha fatto, spesso, dimenticare un principio basilare che, invece, sarebbe buona regola tenere sempre presente: più alto è il rendimento offerto, più concreto è il rischio di perdita del capitale. Tale consolidata prassi, in realtà, apporta benefici per entrambi le parti: per il risparmiatore, che ottiene un rendimento maggiore, e per la società di navigazione, che “compra” i soldi dal risparmiatore, pagando un tasso di interesse sicuramente inferiore rispetto a quello che avrebbe pagato in un qualsiasi istituto di credito. E fin qui tutto bene. È di alcuni giorni, però, la notizia di un dissesto finanziario di una delle maggiori società di navigazione operanti sul territorio cittadino. La circostanza, purtroppo vera, ha generato panico anche tra quei risparmiatori cittadini che hanno investito capitali in altre società di navigazione operanti sul territorio, con conseguente “corsa”, talvolta ingiustificata e persino pericolosa, ad immediate richieste dei capitali investiti. Oltre al panico, la triste vicenda ha prodotto ingenti danni economici a molte famiglie cittadine, diverse delle quali avevano affidato alla società in questione i risparmi di un’intera vita lavorativa. Ed è a tali risparmiatori che ci rivolgiamo, nel tentativo disperato di evitare loro di “moltiplicare” i danni subiti. Negli ultimi giorni, infatti, sono numerose le segnalazioni che ci giungono e che denunziano la nascita di comitati “pro risparmiatori”. Con il doveroso rispetto verso chi (studi legali ed associazioni), con qualifiche e competenze, si sta adoperando per la difesa dei risparmiatori coinvolti, attenzione a quei numerosi comitati che, invece, in tali situazioni trovano terreno fertile per lucrare profitti. La tecnica, spesso, è sempre la stessa: dietro compenso (anticipato) di poche centinaia di euro, che, moltiplicato per un consistente numero di risparmiatori, produce loro un notevole capitale, promettono facili, talvolta improbabili, recuperi del capitale investito. Il consiglio, al momento, è di attendere ulteriori notizie prima di decidere di agire legalmente, con esborso di denaro. La nostra associazione, come sempre, è a disposizione dei propri associati.
Pres. Antonio Cardella
Uni. Naz. Consumatori TdG
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 novembre 2010