“Noi siamo increduli e aspettiamo di leggere le motivazioni tra 60 giorni”, ha commentato l’avvocato Angelo Pisani, parte civile e che in qualità di presidente della Ottava Municipalità di Napoli aveva presentato la denuncia, dando origine all’inchiesta terminata con la condanna in primo grado a Monza nel 2017.
La donna era stata condannata anche a risarcire la parte civile che aveva chiesto “un euro simbolico”. Galli era accusata di aver propagandato “idee fondate sulla superiorità razziale ed etnica degli italiani settentrionali rispetto ai meridionali” e di “discriminazione razziale ed etnica”.