Il primo cittadino, Ciro Borriello, a processo. Tutto rinviato a martedì 10 febbraio sempre presso la sede della Procura di Torre Annunziata. Il sindaco di Torre del Greco si deve difendere dalle accuse di falso in atto pubblico e truffa al sistema sanitario nazionale. Ricordiamo che pende sulla testa di Ciro Borriello la spada di Ciro-Borriello-Imbronciato

Damocle del processo dove è invischiato anche l’ex presidente del consiglio comunale, Luigi Russo.
Per ricordare, Luigi Russo, l’ex presidente del Consiglio comunale di Torre del Greco, ha denunciato, tramite un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il medico chirurgo, nonché sindaco della città torrese, Ciro Borriello (il quale gode della presunzione d’innocenza fino a quando non ci sarà una condanna definitiva), per fatti che, se dimostrati, prefigurerebbero reati che vanno dalla truffa al Sistema Sanitario Nazionale fino al falso in atto pubblico, passando finanche per l’utilizzo di risorse pubbliche per fini personali. Una verità tutta da dimostrare in cui l’ex presidente del Consiglio Luigi Russo spiega al capo della Procura oplontina, i tentativi illeciti del dottor Borriello di camuffare i danni (ma anche la tipologia dell’intervento) causati in seguito ad un’operazione di liposuzione eseguita sulla sua persona, presso la Casa di cura Santa Maria La Bruna (ex Due Torri). Il collegio difensivo del primo cittadino, invece, ribatte sulla costruzione fittizia da parte dell’ex presidente del consiglio comunale per una sorta di vendetta personale visto che – secondo la difesa di Ciro Borriello – il primo cittadino non difese Luigi Russo nel processo che vedeva imputato quest’ultimo nell’utilizzo dell’auto blu comunale per fini personali. Anzi, in aula depose addirittura a sfavore dell’ex presidente del consiglio comunale. Ed ecco il motivo della vendetta, secondo la difesa di Ciro Borriello. Per conoscere la richiesta del pm tocca ora aspettare fino al 10 febbraio.