Mentre la Shipping, in forte difficoltà, deve presentare un nuovo concordato liquidatorio

Ancora 10 giorni per sapere cosa deciderà la Corte di Appello di Napoli in merito al fallimento della DEIULEMAR Compagnia di Navigazione Spa. E’ quanto stabilito nell’udienza svoltasi, il giorno 26 settembre scorso, presso il Tribunale di Napoli. L’udienza si è protratta per più di un ora ed erano presenti innanzi al giudice Celentano, a rappresentare la Deiulemar, l’Avv. Raffaella Argenzio e l’Avv. Astolfo Di Amato e l’Avv. Stefano Iuliano, per rappresentare la vedova del "Capitano".
Com’è ormai già noto, il crac da oltre 700milioni di euro coinvolge circa 13mila famiglie. Gli obbligazionisti devono attendere ancora una decina di giorni per il verdetto, pertanto, se il giudice Celentano, della Corte di Appello di Napoli, decidesse di accogliere le richieste della Compagnia di fatto il fallimento verrebbe cancellato e si potrebbe tornare a discutere di concordato preventivo. Ricordiamo che una primo concordato fu presentato dall’allora AD Roberto Maviglia il 18 Aprile.
Nel frattempo alla Shipping il giorno 18 settembre, poche ore prima della discussione del concordato liquidatorio, sono state preventivamente sequestrate altre due navi. Il provvedimento e stato messo dal GIP De Angeli del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta del PM Sergio Raimondi. Tale provvedimento ad "orologeria" ha prodotto i suoi effetti: la giovane società armatrice dovrà presentare, con non poche difficoltà, un nuovo concordato il 10 ottobre.
Di fatto, l’intervento ad orologeria della Procura di Torre Annunziata ha sorpreso molti ed ha fatto si che gli obbligazionisti formulassero le congetture più variegate: tra queste, come mai non sono state sequestrate prima? (vedi articolo "Deiulmar, guerra tra procure?")
Nell’interesse di tutti, si auspica che i beni delle società vengano gestiti con attenzione per così limitarne una rapida svalutazione.
Antonio Civitillo