Dati Istat

(i) Torre del Greco – Noi de La Torre ne avevamo già parlato: esodo vince chi fugge. A distanza di mesi la notizia è finita alla ribalta delle cronache nazionali a seguito dei dati 2007 rilasciati dall’Istat. Si tratta di un fenomeno ritenuto ormai quasi irreversibile: l’esodo, correlato al problema disoccupazione. Pubblicata in sintesi dalle maggiori testate giornalistiche nazionali, la relazione Istat ha rilevato che tra i Comuni del Sud Italia, analizzati
tenendo conto del rapporto tra densità e territorio, Torre del Greco (insieme a Crotone) risulta essere la cittadina meridionale che ha fatto registrare i più alti numeri di "trasferimenti" al Nord. Poco conta il rischio Vesuvio: i motivi sono riconducibili a redditi troppo bassi. E tutto, quindi, a causa della crisi lavorativa e redditizia che il territorio torrese offre ai ragazzi del domani. A spostarsi, maggiormente verso zone industriali della Toscana o dell’Emilia Romagna, sono infatti i giovani di età compresa tra 20 e 35 anni, costretti a migrare per dare vita alle loro famiglie e mantenere le conseguenti spese. Procedendo all’analisi del fenomeno oltre il fattore economico, come è stato più volte sottolineato dalla nostra testata in passato, il motivo di tale infelice fenomeno è riconducibile solo alla cattiva gestione ultra decennale del territorio. Troppi, infatti, i progetti che la città, in passato nota al mondo per la sua ricchezza ed economia, si è vista scappare dalle mani o ancora in attesa di essere presi in considerazione. Alcuni esempi: il Polo Orafo, le risorse turistiche carenti e spesso mal sfruttate, imprenditori disincentivati ad investire sul territorio, il porto che non decolla, e tutte le altre nfrastrutture mai realizzate ma che avrebbero permesso ai giovani di Torre del Greco di trovare occupazione dignitosa ed alla città di diventare così redditizia da essere addirittura meta scelta da cittadini extratorresi desiderosi di cambiare stile di vita. Invece, ancora una volta la città registra l’ennesimo fallimento. Stavolta, però, agli occhi dell’intero Paese.
Mariella Ottieri
Articolo già pubblicato su La Torre 1905 cartaceo – Anno CIII n° 13 – mercoledì 02 luglio 2008