Un dibattito a Torre con avvocati, sindaco e risparmiatori per fare il punto della situazione

Lo scorso 2 luglio il Comitato Obbligazionisti Deiulemar ha organizzato il dibattito dal titolo “Deiulemar. Da Episodio Locale
a Problema Globale”, per fare il punto della situazione della vicenda che interessa circa 10mila cittadini. Luogo del convegno il Multisala Corallo. L’atmosfera è apparsa subito tesa ed infuocata. Gli avvocati, attori del dibattito moderato da Giovanni Capozzi, redattore del Denaro, hanno provato a placare gli animi, ma è stato un compito estremamente difficile. “Mi rendo conto che c’è ancora molta confusione. Al momento l’unica cosa certa è il fallimento e l’iscrizione al passivo. Il concordato, se pure dovesse essere accolto, ha tempi lunghissimi. La legge Marzano non può essere applicata ai beni Deiulemar, inutile illudersi”: questo l’incipit dell’avvocato Colapietro. Ma dello stesso avviso è apparso anche l’avvocato Cardella: “Se il concordato dovesse essere accolto, la società tornerebbe a ricostituirsi e potrebbe tornare a fare una nuova proposta. In caso contrario, per un anno la società non potrà fare più proposte di concordato, ma potrebbe avanzarlo solo un gruppo di obbligazionisti. Dovete avere fiducia nella magistratura e negli avvocati!”. Incisivo l’intervento del sindaco Malinconico: “Non cambiamo i soggetti responsabili di questa vicenda. Esistono i responsabili ma non sono gli avvocati! Motivo dell’incontro è tenere desta l’attenzione. Sul sito di comune troverete tutte le informazioni ed i chiarimenti sulla vicenda ed anche il modello dell’istanza dell’iscrizione al passivo scaricabile per tutti”. Presente anche il sindaco di Monte di Procida, comune colpito dalla crisi Deiulemar, anche se non come il nostro. Il dibattito si è concluso, tra le interruzioni frequenti di un pubblico alquanto irrequieto, con l’intervento di Severino Nappi, Assessore al Lavoro ealla Formazione Regione Campania: “Sono convinto che questa drammatica vicenda, unica al mondo, a mio avviso, debba uscire fuori dall’ambito cittadino. Ci vuole un tavolo di confronto col governo ed un’azione condivisa, vista l’emergenza economica di un’intera comunità”.
Marika Galloro
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola l’11 luglio 2012