Torre del Greco – Una nuova bufera potrebbe scatenarsi su Palazzo Baronale: nel mirino dei sospetti stavolta è finita una presunta “parentopoli” emersa al concorso dei vigili urbani a Torre del Greco.
I nomi e cognomi dei vincitori presenti in graduatoria, infatti, hanno destato non pochi dubbi tra i cittadini torresi. Dubbi che, di recente, si sono palesati in una denuncia protocollata e presentata direttamente al Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, al Commissario prefettizio di Torre del Greco, Giacomo Barbato, al Responsabile anticorruzione comunale, Domenico Gerolami, ed a tutte le forze dell’ordine locali.
I firmatari della missiva, nel documento, evidenziano nomi e cognomi di soggetti legati, a titolo vario e familiare, a politici che – al tempo della pubblicazione della graduatoria – “popolavano” Palazzo Baronale. Per ognuno dei segnalati viene perfino indicato il motivo che li vedrebbero legati ai soggetti che potrebbero averli agevolati.
Alcuni “raccomandati” (così vengono definiti nella denuncia) sarebbero legati all’ex sindaco Ciro Borriello (che poco dopo la pubblicazione dei nomi è stato tratto in arresto per altri affari sui quali indaga oggi la Procura), altri all’ex assessore Capone, altri ancora alla ditta incaricata alla gestione del concorso.
“I sottoscrittori – conclude il documenti alla fine di una lunga sfilza di nomi, date di nascita e presunti rapporti e legami – chiedono a quanti in indirizzo, di verificare la correttezza dello svolgimento della prova e ove necessario, adottare tutti i provvedimenti affinché siano garantiti i diritti di tutti i partecipanti”.
Inoltre, la bufera era nata – ancor prima della missiva di denuncia alle autorità – anche sui social network: all’indomani della pubblicazione della graduatoria sono stati numerosi i cittadini torresi che hanno palesato una forte delusione dall’elenco dei vincitori e che hanno cominciato a fare ipotesi ed illazioni simili a quelli presenti nel documento protocollato di recente