IL PUNTO

(a) Torre del Greco – “Sono soddisfatto dei nuovi interventi infrastrutturali realizzati al cimitero. Efficaci lavori migliorativi che hanno cambiato totalmente il volto della zona più degradata, quella dell’ingresso da San Giuseppe alle Paludi”: queste le dichiarazioni di Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco, in un comunicato stampa del 4 settembre 2010.
Le parole di gioia e soddisfazione, quelle del primo cittadino, che tuttavia, mal si conciliano con la realtà dei fatti: il cimitero di Torre del Greco appare di qualità duplice agli occhi dei cittadini torresi.
Una zona, quella più vicina all’ingresso principale, è ben curata e attrezzata con telecamere di sicurezza; un’altra nei pressi dell’entrata di San Giuseppe alle Paludi, a differenza di quello che afferma il sindaco, è ancora in uno stato pietoso.
Tombe scoperte e complessi nicchiari crollati “decorano” la zona, tanto che si potrebbe parlare di un cimitero di “serie A”, e di uno di “serie B”, il tutto intrappolato in reti metalliche, completamente arrugginite, che impediscono di apporre un fiore sul monumento dei propri cari.
Da notare che il comunicato celebrativo del sindaco arriva 15 giorni prima dell’aggiudicazione dell’appalto per il lavori cimiteriali del compreso “Fiordaliso corpi A-B-C-D-E”, avvenuta il 22 settembre 2010, e vinta dalla ditta D.B.L. appalti s.r.l., con sede a Caserta.
Lavori che, con un importo a base d’asta di 679.310 euro, sembrano procedere a rilento, nonostante siano passati quasi 9 mesi dall’aggiudicazione dell’appalto.

Carmine Apice
 
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 15 giugno 2011