Gli amici accusano: “era inseguito dalla polizia”. Smentite dal commissariato

Torre del Greco – Si sono svolti nel pomeriggio di venerdì i funerali di Ilario Aurilia, ventiquattrenne torrese morto a seguito di un incidente con il suo scooter nella notte tra mercoledì e giovedì. Secondo la ricostruzione degli agenti di polizia, Aurilia soprannominato “o polacco”, stava percorrendo via Giovanni Battista con il suo scooter senza casco, quando per cause ancora da accertare ha perso l’equilibrio ed è caduto sull’asfalto. Il violento impatto non avrebbe lasciato scampo al giovane ventiquattrenne che è morto sul colpo. Il fatto sarebbe accaduto poco dopo le quattro del venticinque agosto. Nella Basilica Pontificia di piazza Santa Croce, un bagno di folla ha dato l’estremo saluto ad Ilario. Commozione e strazio sul volto di parenti ed amici, che hanno voluto salutare “o polacco” con cori, torce e striscioni, per ricordare la sua grande passione per lo “stile ultras”. Ma la morte di Ilario Aurilia resta ancora un mistero. Infatti, gli amici del giovane torrese avrebbero smentito le notizie diffuse dagli agenti di polizia, ed avrebbero mosso gravi accuse all’indirizzo degli uomini in divisa. Secondo alcuni amici di Aurilia, nella notte dell’incidente, Ilario avrebbe forzato un posto di blocco e sarebbe scappato con il suo scooter inseguito dagli agenti di polizia. L’inseguimento – secondo la ricostruzione degli amici di Ilario – si sarebbe concluso con un tragico epilogo, che ha fatto perdere la vita al ventiquattrenne. Molti dubbi sono stati sollevati anche per il tardivo intervento del pronto soccorso, che secondo alcuni, sarebbe giunto sul posto qualche ora dopo l’incidente. Dichiarazioni scioccanti prontamente smentite dagli uomini del commissariato di via Marconi, che spiegano che le indagini stanno proseguendo per far luce sull’incidente mortale. Intanto nella mattinata di venerdì, in città sono sbucati striscioni sui quali c’era scritto “Vogliamo giustizia” e “Presto la verità verrà fuori”. Messaggi di cordoglio per il giovane torrese anche sul social network Facebook, dove sono nati alcuni gruppi a lui dedicati.

Andrea Scala