Manutenzione o adeguamento alle linee guida ministeriali?

A poco più di un anno dall’installazione gli infiniti attraversamenti pedonali rialzati che tappezzano le arterie cittadine (installati, ricordiamo, al costo medio di 3.450 euro cadauno) hanno già bisogno di una “rinfrescata”.
Prima ipotesi: manutenzione ordinaria. Ѐ quella sostenuta a spada tratta dall’ing. Vincenzo Sannino, che ne ha seguito i lavori: “A certe temperature il passaggio delle auto sulle rampe di raccordo causa un increspamento dell’attraversamento stesso. Questi sono stati addolciti riprendendo la vecchia pendenza”. “Il tutto rientra nell’ordinaria manutenzione stradale, però non tutte le strutture verranno accomodate, l’intenzione è quella di effettuare i lavori là dove abbiamo riscontrato un deterioramento”.
Seconda ipotesi: adeguamento alle “Linee guida per la redazione dei piani della sicurezza stradale urbana”, stabilite dal Ministero dei Lavori Pubblici. Ricordiamo, innanzitutto, che già diversi mesi fa alcuni consiglieri dell’opposizione hanno chiesto, in VII Commissione Trasparenza, chiarificazioni e precisazioni in merito alla corretta realizzazione di tali installazioni, evidenziando sia la mancanza di un collaudo iniziale sia la diversa pendenza ed altezza delle strisce rialzate a seconda del punto di collocazione. Valutazioni che i tecnici e i dirigenti del Comune hanno smentito tutt’appunto, ritenendo il primo non necessario e reputando altezze e pendenze a norma.
In secondo luogo, una lettera di sollecito (anonima) proprio sulla presunta irregolarità di suddette strutture è stata fatta recapitare in questi giorni sulla scrivania del Ministero. E una telefonata da Roma, per informarsi sulla vicenda, è arrivata.
Manutenzione o adeguamento alle linee guida ministeriali? Il dubbio permane.
Simone Ascione
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 28 settembre 2011