L’Ascom-Confcommercio del Vesuviano sul piede di guerra contro ambulanti ed abusivi. “L’Ascom – spiega il presidente della sezione di Torre del Greco, Giulio Esposito -, come sempre, è per la legalità e per la difesa dei diritti dei commercianti onesti. La nostra associazione è contro tutte quelle forme di commercio abusivo ed illegale che è concentrato, ma non solo, nelle storiche Piazzette torresi”.
Per tenere alto lo stato di guardia i commercianti guidati da Esposito hanno preparato un manifesto per chiedere maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, soprattutto nel periodo festivo alle porte, per stanare chi pratica un commercio abusivo che “danneggia sia l’Erario che il singolo commerciante”.
Appello, però, che sembra essere stato anticipato dai carabinieri della compagnia guidata dal capitano Michele De Rosa e dagli uomini del comandante dei Vigili Urbani, Andrea Formisano, che nei giorni scorsi hanno attuato una serie di controlli proprio nel centro storico di Torre.
“Un’attenzione da tenere alta – continua Esposito – anche in un momento di crisi come questo”. “Noi –aggiunge – imprenditori del commercio più di altre categorie di cittadini subiamo questa terribile crisi. Dalle nostre parti le attività cessate sono state tantissime e di gran lunga peggiore si annuncia il futuro. Questo disastro è da collegarsi inequivocabilmente al diffuso e grave abusivismo commerciale e al malaffare. Di legalità si muore”.
Ma non solo di abusivi si parla nel duro j’accuse dei commercianti torresi e non. Infatti, con un documento che comprende quasi tutte le associazioni Ascom e Confcommercio del Vesuviano (Pompei, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Piano di Sorrento, Poggiomarino, Santa Maria la Carità, S. Giuseppe Vesuviano, Scafati, Sorrento, Terzigno, Torre del Greco, Trecase, Vico Equense), si punta l’indice contro il centro commerciale “La Cartiera” di Pompei, che, pure se c’è una diffida del Prefetto e una sentenza del Consiglio di Stato, in cui si parla di struttura abusiva; continua a restare aperta. Tutto questo “comporta perdita di credibilità delle Istituzioni, sfiducia nell’ordinamento e disperazione, con tutte le conseguenze che da esse possono discernere”, conclude il manifesto-denuncia dell’Ascom.
Alfonso Ancona
Antonio Civitillo

SCARICA IL MANIFESTO