Scovato a Terzigno, era latitante dal dicembre dello scorso anno

Stanato in un container, nascosto nella periferia di Terzigno e dai tumulti che stanno coinvolgendo quella terra, Gaetano Magliulo, ritenuto a capo di una frangia del clan Di Gioia, è stato arrestato venerdì 12 dai carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata. Il 47enne, soprannominato “Codino”, aveva assunto le redini della cosca dopo l’uccisione del boss Gaetano Di Gioia, assassinio avvenuto nel maggio 2009 proprio nel centro di Torre del Greco. La frangia scissionista da lui capeggiata intendeva riportare agli albori il vecchio clan Falanga, tuttora attivo nella Città del corallo. Latitante dal dicembre 2009, considerato sorvegliato speciale, a carico di Magliulo sussistevano ben tre provvedimenti restrittivi: violenza privata e minaccia, estorsione e rapina, associazione a delinquere di stampo mafioso. Al momento dell’irruzione il latitante era con la propria famiglia e non ha opposto alcuna resistenza. I militari dell’Arma hanno condotto l’uomo presso il carcere di Poggioreale, dove è in attesa di processo.
Carmine Apice