L’opposizione rivela un errore di procedura

Torre del Greco – Ieri sera si è riunito il Consiglio Comunale. Argomento principale: l’approvazione di bilancio. Ma qualcosa non ha è andato secondo le aspettative della maggioranza, di conseguenza lo stesso non è stato approvato. Il motivo: un errore di procedura.
Tensione ieri in aula, era nell’aria che qualcosa non sarebbe andato bene: l’opposizione era molto attenta sull’argomento bilancio e aspettava l’intervento del consigliere Massimo Meo (loro portavoce).
E proprio in merito alla discussione in assise dell’argomento A/27 e più propriamente: l’esame e l’approvazione dello schema di bilancio di previsione per l’esercizio 2008, della relazione previsionale e programmatica per il triennio 2008/2010, e dello schema di bilancio pluriennale 2008/2010 dei lavori pubblici, unitamente al programma triennale 2008/2010 dei lavori pubblici e relativo elenco annuale dei lavori realizzabili nell’anno 2008.
Il Consigliere Massimo Meo solleva, ai sensi dell’art. 84 del regolamento del C.C. vigente, formale questione pregiudiziale, ritenendo che alla discussione di tale argomento sussistono almeno due ragioni di illegittimità: che al Consiglio non è pervenuta alcuna proposta di deliberazione dell’elenco annuale e piano triennale dei LL.PP e che non si permette al Consiglio di deliberare per le opere pubbliche in discussione perchè è necessaria la preventiva pubblicazione di tali argomenti per almeno sessanta giorni consecutivi presso l’albo pretorio comunale.
Brutto scivolone per il Sindaco Ciro Borriello e l’Assessore al Bilancio Ciro Attaianese, e di riflesso su tutta la giunta. Inoltre davvero una svista clamorosa sia del Segretario Generale che dei Revisori dei Conti. Galante è stata l’opposizione che non ha infierito oltre.
Questo è l’ennesimo teatrino della Giunta Borriello: la mancata approvazione di un argomento delicatissimo come quello del bilancio, ovvero di come andranno spesi i soldi di noi cittadini torresi. Preferiamo pensare che si sia trattato di un errore non voluto, definendolo quindi da “dilettanti”, e non premeditato come si potrebbe credere ad una forzatura.

Antonio Civitillo