Crac Deiulemar, tutto pronto per il processo d’appello dopo le condanne a ottant’anni di cacere per gli autori del fallimento, e dopo il rinvio di novembre per una messa a disposizione di soldi da parte degli accusati. Infatti, a novembre, gli avvocati difensori degli ex armatori chiesero la sospensione e il rinvio del processo mettendo sul piatto la possibilità di un’importante messa a disposizione di soldi. Nell’ultimo appuntamento, il primo marzo, Giovanna Iuliano, tramite i suoi legali fece una messa a disposizione del trust “Marco Polo” . Ma, sempre in quell’occasione, l’udienza fu interrotta per la mancanza di un trascrittore, cosa che scatenò la dura disapprovazione dei tanti obbligazionisti presenti in aula.  Il procuratore, in quel caso, chiese che l’offerta venisse fatta entro due mesi. Ora ci risiamo, nuovo appuntamento per il popolo di truffati dal “più grosso crac in Italia dopo quello della Parmalat”. Nel 2014, in primo grado i giudici romani della quarta sezione penale del Tribunale capitolino, aula Occorsio, dopo quasi nove ore di camera di consiglio, inflissero 17 anni e 2 mesi di carcere ad Angelo Della Gatta, stessa sorte toccata al fratello Pasquale, mentre la sorella Micaela fu condannata a 9 anni e 10 mesi di reclusione. Lucia Boccia, invece, fu condannata a 8 anni di pena. A Giovanna Iuliano furono inflitti 10 anni e 2 mesi di detenzione. 9 anni e 2 mesi, invece, andarano a Maria Luigia Lembo. Per finire, Giuseppe Lembo che fu condannato a 15 anni e 8 mesi di reclusione. A questi vanno aggiunti i 4 anni e mezzo presi da Leonardo Lembo, grazie al patteggiamento nelle fasi iniziali del processo. In più, ai tre fratelli Della Gatta (Angelo, Pasquale e Micaela) furono comminati 600 euro di multa. Mentre per Maria Luigia Lembo la multa fu di 400 euro. Per tutti scattò l’interdizione dai pubblici uffici e il divieto di effettuare attività commerciali per 10 anni. Tantissimi i risparmiatori che si attendono nella capitale dopodomani, mercoledì primo febbraio per scoprire quanto gli ex armatori metteranno a disposizione per risarcire in parte il popolo dei truffati.