Atti della procura del capoluogo campano emessi nell’ambito di un’inchiesta per corruzione sugli appalti per la raccolta dei rifiuti a Ischia e in alcuni comuni del Napoletano, per fatti avvenuti nel 2010, “inguaia” l’ex consigliere comunale Salvatore Antifono. Ordine di custodia ai domiciliari per il senatore di Forza Italia Domenico De Siano, che è anche il coordinatore campano del partito di Berlusconi. Arrestato anche il titolare Compattatori-Rifiuti-Camion

della società Ego Eco srl (che ha operato anche nel Comune di Torre del Greco) Vittorio Ciummo. E una informazione di garanzia nei confronti del deputato dello stesso partito Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli. L’inchiesta riguarda appalti per la raccolta dei rifiuti a Ischia e in alcuni comuni del Napoletano per fatti avvenuti nel 2010. Inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino e dai Pm Graziella Arlomede e Maria Sepe al termine degli accertamenti della squadra mobile di Napoli. A quanto si è appreso sono diversi i reati contestati a vario titolo, dall’associazione per delinquere alla turbativa d’asta e corruzione. “Sono emerse – spiega D’Avino — plurime collusioni dei pubblici ufficiali con imprenditori tra loro concorrenti”, cioè Carmine Gallo e Carlo Savoia per la Cite, Vittorio Ciummo e Salvatore Antifono per la Ego Eco. Sono indagati per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbata libertà degli incanti, reati contestati a vario titolo anche per singoli episodi. La squadra mobile di Napoli ha arrestato, poi, a Lacco Ameno (Ischia) Oscar Rumolo, collaboratore del senatore De Siano. Rumolo – finito ai domiciliari – è stato assunto dal Comune di Lacco Ameno quale responsabile del servizio finanziario e tributi e dal novembre scorso distaccato presso la commissione consiliare regionale della ‘Terra dei Fuochi’. Rumolo – si legge in una nota della Procura di Napoli – è considerato dagli investigatori “longa manus e intermediario” di De Siano. Un episodio contestato riguarda il Comune di Monte di Procida e “l’indebito affidamento dell’appalto alla ditta Ego Eco” di Vittorio Ciummo, “mediante l’alterazione dei meccanismi di gara” a favore della ditta che sarebbe stata priva dei requisiti imposti dal bando. L’imprenditore avrebbe offerto a Rumolo e ad altri soggetti “somme di denaro” e altre “controprestazioni”. Compreso “l’impegno a effettuare i rifornimenti di carburante per gli automezzi dedicati al servizio della raccolta rifiuti presso una stazione di servizio appartenente a soggetto gradito a esponenti politici locali”. A Rumolo è contestato anche l’incasso di una presunta tangente da 30mila euro, più 5mila euro di sponsorizzazioni per la locale squadra di calcio, sempre dalla Ego Eco di Ciummo, per “illegittime proroghe del servizio” nel Comune di Lacco Ameno. De Siano e Rumolo, secondo gli inquirenti, sono intervenuto con modalità simili anche negli appalti di Forio d’Ischia, questa volta a favore della Cite, rappresentata da Carmine Gallo, anche lui raggiunto dal provvedimento. Agli atti figura anche un intero capitolo destinato al tesseramento di Forza Italia. Stando a quanto emerge dalle intercettazioni 2011/12 c’è stato una “attività di procacciamento di tesserati operato da Rumolo in vista delle elezioni del 2012 per il congresso provinciale del partito”. Una attività che “serviva a potenziare la corrente rappresentata da De Siano, in vista delle elezioni politiche”. In questo ambito, a quanto si apprende, fa riferimento l’informazione di garanzia per Cesaro.
Alfonso Ancona