È di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima truffa ai danni di anziani. A sventarla i carabinieri della compagnia di Torre del Greco, che avrebbero accertato il raggiro di ben 22 pensionati, anche se altri 500 rischiavano di subire la stessa sorte. L’indagine e’ stata condotta dai p m della Procura di Torre Annunziata e diretta dal procuratore Raffaele Marino. Indagati cinque uomini e una donna, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe e di sostituzione di persona, nonché di falsità materiale commessa da privato (quattro di essi sono stati rinchiusi in carcere, gli altri due hanno ricevuto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria). Ma veniamo al modus operandi della banda di truffatori : gli artefici del raggiro erano soliti contattare le persone offese a mezzo telefono, qualificandosi come avvocato o assicuratore per conto dei prossimi congiunti delle stesse, in favore dei quali avrebbero dovuto liquidare somme di denaro a titolo di risarcimento danni derivanti da incidenti stradali o procedimenti giudiziari, come ha spiegato lo stesso procuratore Marino. Nel corso dei successivi incontri, le vittime consegnavano i soldi relativi per la “presunta”opera professionale o le mediazioni prestate (nella realtà inesistenti), ricevendo in cambio anche assegni contraffatti (i cosiddetti “risarcimenti”).
A far scattare le indagini numerose denunce per truffa avvenute a Torre del Greco, nell’area vesuviana, a Napoli e nel casertano, in un periodo tra settembre del 2008 e marzo del 2009. Purtroppo, le cronache registrano un aumento generalizzato di truffe e violenze agli anziani, presi di mira da malintenzionati che approfittano di l oro. L’età, la solitudine, un reddito medio-basso, rappresentano elementi che rendono le persone anziane più vulnerabili ai raggiri. Tuttavia occorre dire che la Polizia di Stato sul proprio sito ha predisposto una serie di consigli per tutelare la sicurezza degli anziani, con suggerimenti mirati non solo a loro, ma anche ai figli e ai nipoti, ai vicini di casa, agli impiegati di banca o di uffici postali. Un plauso, dunque, ai magistrati e alle forze dell’ordine del nostro territorio, che hanno fermato dei truffatori senza scrupoli, impedendo il perpetuarsi di un reato particolarmente deprecabile.
Marika Galloro

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 21 novembre 2012