Le associazioni contrarie alla costruzione dell’eco-mostro

(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco –  Nonostante l’estate, il termometro segna temperature più alte nelle sedi dei Comitati di quartiere e delle associazioni territoriali che sul lungomare torrese. La vicenda del depuratore industriale lascia tutti ancora col fiato sospeso. Un’intera città non vuole l’ecomostro, ma al momento il Tribunale Amministrativo Regionale ha dato ragione alla Wisco S.p.A., la società che dovrà occuparsi della costruzione in località Leopardi del nocivo depuratore industriale.
Unanime il grido di battaglia della zona che va dal litorale al confine con Torre Annunziata: nessuno vuole il depuratore. “Siamo fermamente determinati nel portare avanti la nostra battaglia – afferma Angelo Bisconti dell’associazione Leopardi Pulita – Nei prossimi giorni ci sarà un incontro col sindaco per avere delle informazioni di carattere conoscitivo sulla situazione dell’ecomostro”. Dello stesso parere anche Giovanni Pinto, presidente del Comitato di quartiere La Litoranea: “Definiremo la linea da portare avanti nelle prossime riunioni del Comitato, ma di certo non staremo con le mani in mano. Avere un depuratore industriale in zona significherebbe accantonare definitivamente l’idea di rilancio turistico della città e del litorale stesso. Mi dispiace solo che col passare del tempo e l’aggravarsi della situazione – conclude Pinto – la città si mostra sempre meno sensibile di fronte ad una situazione così allarmante”.
Allarmati anche i ristoratori: “Liquami, percolato e altre sostanze tossiche porranno fine alle nostre attività. Forse – afferma Raffaele Pinto – il danno che andremo a subire è ancora sconosciuto ai titolari di alberghi e ristoranti della zona. Mi auguro che col passare della stagione estiva anche noi esercenti possiamo organizzare adeguate forme di proteste”.

Nino Aromino



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 24 giugno 2009