(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – Abbiamo chiesto ai gestori di alcuni negozi del centro storico di Torre del Greco la loro opinione sull’ aumento, pari all’89,17%, della TARSU (la tassa per lo smaltimento dei rifiuti) per avere un riscontro diretto delle conseguenze che tale aumento ha comportato. Di seguito alcune risposte.
Farese Gioielli: “Il servizio non funziona, la tassa è cara”
V.Russo fiori: “In rapporto a quello che paghiamo il servizio è scadente. Non era opportuno aumentarla in questo periodo di grave crisi”.
Boutique Gio’el: “Noi cittadini facciamo la raccolta differenziata, chi la raccoglie non fa distinzione. Il marciapiede lo spazziamo noi. Pagare per cosa? Per nulla?”
La roccia 2: “Un aumento indiscriminato mette in difficoltà le attività commerciali in questo momento di crisi”.
Poliottica: “Non mi va di pagare il doppio. Ma con la differenziata non dovremmo risparmiare?”
Cacchione gioielleria: “E’ un’estorsione”.
Almida: “E’ una vergogna! Vogliono fare cassa senza offrire alcun servizio a noi commercianti e cittadini”
Novecento: “Catastrofica! Una tassa carissima per un servizio certamente non all’altezza”.
Panificio Maglione: “E’ una tassa altissima, praticamente un altro affitto da pagare; paghiamo tanto e non riceviamo nessun servizio. Fuori al mio negozio devo provvedere io a spazzare, vista l’assenza degli spazzini”.

Il clima che si respira tra i commercianti è sicuramente ostile ad un aumento della tassa che in tanti vedono inutile. La totalità degli intervistati è convinta di pagare decisamente troppo rispetto al quantitativo di spazzatura prodotta, in più sono scontenti del servizio per niente efficiente, dal momento che le strade continuano ad essere sporche. Il Presidente dell’ASCOM, Giulio Esposito, dichiara di vedere la situazione molto più che grave, addirittura “apocalittica” per l’economia di Torre, già provata dalla crisi generale in atto in questi tempi. Secondo il Presidente, dovrebbero essere ridotte le spese piuttosto che incrementate, in modo da non pesare sui commercianti già in difficoltà. In data 27 ottobre si è tenuta una riunione dell’ASCOM per decidere il da farsi; la situazione più grave emersa è quella dei proprietari di grandi superfici, che non possono far fronte alla spesa: molti negozi, secondo una previsione, saranno costretti a chiudere a fine anno. Giulio Esposito ha dichiarato che per ora la strategia che si vuole adottare è quella di avanzare proposte concrete all’Amministrazione comunale, al fine di snellire i costi e permettere a molti commercianti di arrivare a fine anno; inoltre, saranno affissi dei manifesti proprio sulla TARSU: “vogliamo informare i cittadini”, dichiara Esposito. Seguiranno manifestazioni di piazza, nella speranza di salvare l’economia torrese dal collasso.

Sara Borriello



Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 4 novembre 2009