LETTERA ALLA REDAZIONE

(a) Torre del Greco – La litoranea di Torre del Greco è uno dei più incantevoli e, nel contempo, uno dei più bistrattati e mortificati litorali del nostro “bel paese”. La classe dirigente che ha avuto responsabilità politiche ed amministrative nella nostra città non ha saputo mai intuirne a pieno la sua naturale vocazione turistica. Al “turismo” è stata preferita la speculazione edilizia che fin dagli anni settanta ne ha compromesso le potenzialità di sviluppo. Se si scattasse una fotografia sullo stato del litorale oggi, questa risulterebbe penosa ed Impietosa. Risulterebbero innanzitutto le problematiche di sempre, quelle maggiormente sentite dalla popolazione residente, quelle più irritanti ed urgenti (quella della pulizia delle strade e degli arenili durante tutto l’anno; quella della manutenzione degli arredi urbani e delle fioriere, quello della messa in sicurezza di alcune ringhiere lungo il litorale e di alcuni fabbricati, oramai fatiscenti, adiacenti alla via pubblica; quello del maggior controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine; quello della lotta all’abusivismo edilizio e sopratutto a quello commerciale); più irritanti perché potrebbero essere risolte nella normalità e nella quotidianità di una sana e concreta politica amministrativa corrente. La soluzione di tutte le problematiche sopra elencate sarebbe la condizione necessaria, ma non sufficiente, per il rilancio della Litoranea di Torre del Greco. Per considerare seriamente una idea di rilancio, occorrerebbe muoversi verso un progetto complessivo di riqualificazione urbana e di riconversione economica. Una aspirazione sicuramente suggestiva, ma decisamente complicata, soprattutto perché qualsiasi progetto di riqualificazione dovrà misurarsi con una situazione resa ancora più difficile dalla presenza di manufatti parzialmente e/o completamente abusivi, in parte condonati, che se fu funzionale negli anni ottanta ad una economia disordinata legata alla ristorazione, oggi ne sta decretando
praticamente la fine.
Dr. Tommaso de’Gennaro
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 9 Febbraio 2011