Comunicato stampa

Torre del Greco – Intensa e proficua anche quest’anno l’attività svolta dalla Capitaneria di porto di Torre del Greco a supporto delle Compagnie di Navigazione che hanno sede nella città del corallo. Gli uomini del Comandante Gaetano Angora hanno operato su più fronti, ed in stretta collaborazione con il personale delle Società armatrici per garantire i più alti standard di sicurezza alle flotte mercantili torresi.
Gli Ufficiali della Capitaneria si sono infatti recati nelle sedi delle Compagnie per verificare l’efficacia del sistema di gestione del controllo della sicurezza delle navi, ed hanno altresì coadiuvato le stesse nelle attività di pianificazione per la prevenzione ed il contrasto alle attività terroristiche e di pirateria (la cosiddetta security marittima). Sulle rotte obbligate che collegano l’Europa con l’Africa, e con i paesi emergenti del Sud Est Asiatico, difatti, agli interessi economici si sovrappongono quelli di sicurezza nazionale, essendo la nave territorio appartenente allo Stato di bandiera, con delicatissimi risvolti politici e mediatici negli affari interni ed internazionali di un’intera Nazione.
Il supporto non si è limitato alla verifica della parte cartolare, normativa o tecnica: i militari della Guardia Costiera hanno effettuato, negli angoli più remoti del pianeta, missioni di carattere preventivo per certificare che gli equipaggi delle navi fossero il più possibile preparati all’evenienza di attacchi terroristici o di pirateria, anche attraverso esercitazioni ed interviste a Comandanti, equipaggi, e Responsabili di Compagnia.
Con 19 missioni all’estero nel solo 2009, equivalenti all’impressionante distanza percorsa di quasi 150.000 chilometri (oltre tre volte la circonferenza del globo terrestre), gli uomini della Capitaneria di porto torrese hanno fattivamente contribuito ad innalzare il livello di sicurezza “attiva” e “passiva” sulle navi degli armatori locali, senza apportare alcuna interferenza su rotte e tempistiche previste, fino a raggiungere Paesi come Cina, Giappone, Indonesia, Corea del Sud, Argentina, Brasile. Ciò in continuità con il lavoro già svolto nel precedente anno 2008, quando, anche grazie a tale attività, la nave della Rizzo Bottiglieri De Carlini “Orsolina Bottiglieri” è riuscita a sfuggire ad un prolungato tentativo di assalto ed attacco armato di pirati al largo delle coste dell’Oman.
Secondo il Comandante Angora “oggi più che mai occorre salvaguardare la vita umana a mare attraverso l’effettuazione di controlli rigorosi e diretti, al fine di prevenire incidenti ed aggressioni, o almeno di ridurne l’impatto sul patrimonio umano. Allo stesso tempo, questa attività rappresenta una forma di tutela che lo Stato offre alla locale imprenditorialità, anche in considerazione dell’indotto e del lavoro che questa produce a favore di tutti i cittadini”.