Chiesto un incontro urgente

“Per scongiurare la fine dell’ospedale ‘Maresca’ di Torre del Greco è indispensabile una forte mobilitazione con tutte le forze politiche ed i soggetti istituzionali che hanno il dovere di assicurare alla Comunità la costante tutela del fondamentale diritto alla salute costituzionalmente garantito”. Così Ciro Borriello, sindaco di Torre del Greco.
“In merito, per dare concretezza ed efficacia all’iniziativa – prosegue il Sindaco – ho ritenuto opportuno coinvolgere il Ministro della Salute, l’Assessore regionale ed il Presidente della commissione Sanità della regione Campania, i sindaci dei Comuni di Ercolano e Portici, nonché alcuni parlamentari e consiglieri regionali (sen. Aniello Formisano, on. Arturo Scotto, on. Franco Casillo, on. Fulvio Martusciello, on. Vito Nocera, on. Pasquale Sommese), che hanno avuto non pochi consensi elettorali nel territorio. La questione parte anche dalle sconfortanti notizie apprese in questi giorni dagli operatori del settore e dagli organi di stampa, in cui si legge che sarebbero imminenti ulteriori chiusure di diversi reparti dell’ospedale ‘Maresca’ di Torre del Greco, come Ginecologia ed Ostetricia, Neonatologia e Pediatria, ha ulteriormente accresciuto nel personale e nei cittadini un malessere e un disorientamento non più sopportabile”.
“A seguito di un lento, ma sempre più incalzante declino del nosocomio – comunica Borriello – ho ritenuto doveroso chiedere ai soggetti interessati, in qualità di Sindaco del Comune capofila dell’ASL Napoli 5, un incontro urgente, affinché siano insieme concordate tutte quelle possibili iniziative da attuare, onde scongiurare l’ipotesi (possibile) di una definitiva chiusura della preziosa struttura sanitaria. Quest’ultima, che comunque rimane il riferimento più immediato per un’altissima utenza pubblica (ben oltre duecentomila) che va da Torre del Greco ad Ercolano, da Portici ai paesi dell’area vesuviana, attualmente è ridotta ad una modestissima accoglienza di posti letto, appena 50! L’ospedale ‘Maresca’, da anni va inspiegabilmente perdendo importantissimi reparti, come Psichiatria, Otorino, Ortopedia, Riabilitazione, Fisioterapia, con la riduzione del personale medico e paramendico (Chirurgia e Urologia sono state accorpate per questi motivi, mentre Cardiologia ha subito una riduzione dei posti letto), le cucine chiuse da tempo, nonché l’assurda sospensione del servizio di sicurezza al Pronto Soccorso e all’ingresso principale, difatti manca il drappello di Pubblica Sicurezza e la vigilanza privata, necessari su un territorio notoriamente difficile”.
“Eppure, tutto il personale – conclude il Sindaco – nonostante i notevolissimi disagi, grazie solo ai molteplici sacrifici e l’altissimo spirito di servizio, riesce comunque a far fronte alle continue emergenze. Lavoratori, che è giusto ribadirlo, operano in un permanente stato di tensione e disagi che inevitabilmente si ripercuotono sulla collettività”.