Il bilancio 2015 della Banca di Credito Popolare chiude con un utile netto di 9,3 milioni di euro in incremento Mazza-Presidente-BCP

del 19% rispetto all’esercizio 2014, nonostante i considerevoli accantonamenti effettuati in funzione dei crediti deteriorati e di oneri straordinari, tra cui quelli relativi al Fondo di Risoluzione per il salvataggio delle quattro banche. Escludendo il contributo straordinario al fondo di risoluzione, l’utile netto si attesterebbe a 11,4 milioni di euro in crescita del 45%.
La redditività è stata supportata dalla buona tenuta del margine di intermediazione e dall’ulteriore rafforzamento della macchina operativa sempre più tesa a soddisfare le esigenze evolutive della clientela.
La positiva dinamica della raccolta globale, 2.795 milioni di euro, in aumento dell’1% rispetto all’anno precedente, testimonia la fiducia della nostra clientela, con una preferenza per la liquidità concretizzatasi in una crescita del 3% dei depositi. La raccolta indiretta ha registrato un considerevole incremento, sia del risparmio gestito (+5%) che di quello amministrato (+7%).
I crediti verso clientela -che ammontano a 1.509 milioni di euro- sono in lieve decremento (-1,7%) rispetto al 2014, in linea con il dato registrato dal Sistema che ha
scontato anche quest’anno il peso di un ciclo economico non favorevole che perdura ormai da sette lunghi anni. Il supporto all’economia reale si è concretizzato in oltre 200 milioni di euro di mutui erogati -nel 2015- a privati e imprese del territorio. Un risultato di grande valore considerato il difficile contesto macroeconomico regionale nel quale opera la BCP.
In miglioramento il trend dell’asset quality, con una riduzione del costo del credito di 47 punti base. Le sofferenze lorde -sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente- presentano un indice di copertura del 62%.
Solida la posizione patrimoniale: il CET 1 ratio si attesta al 12,83% con un’eccedenza di rilievo rispetto al limite regolamentare del 6,10%; il Tier 1 e il Total Capital Ratio, anch’essi al 12,83%, si confermano su livelli ben al di sopra dei limiti regolamentari – rispettivamente all’8,10% e al 10,8% – comunicati dalla Banca d’Italia ad ottobre 2015, a seguito dell’esito del processo di revisione prudenziale (SREP) alla Banca di Credito Popolare.
In considerazione dei positivi risultati, il progetto di riparto dell’utile, che verrà portato all’approvazione dell’Assemblea, prevede di poter assegnare ai Soci un dividendo unitario lordo di 0,80 euro, da distribuire cash per 0,55 euro e per 0,25 euro tramite assegnazione gratuita di azioni BCP, nel rapporto di 1 azione ogni 130 possedute, con un rendimento lordo del 2,46% (il 2,02% al netto delle imposte) dopo avere iscritto riserve a patrimonio per 5 milioni di Euro circa.
Presidente dell’Istituto: Giuseppe Mazza (nella foto)
Direttore Generale: Manlio D’Aponte